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L’evoluzione della musica: Rap, Trap e Indie

Siamo costantemente in evoluzione sotto ogni punto di vista: artistico, musicale, culturale e chi più ne ha più ne metta.

La musica, che è la maglia che ci calza perfetta, è dalla sua nascita in costante evoluzione e ogni artista che è sempre stato catalogato in un genere, muta o semplicemente migra verso lidi più prolifici o semplicemente ritenuti più validi per la propria produttività e crescita artistica.

I cambi generazionali di solito spingono al cambiamento così da rendere la musica al passo coi tempi e sfiorare ogni persona, soprattutto i giovani. I social scendono in campo con la maglia numero dieci e la fascia da capitano poiché (dai tempi di MySpace) sono trampolini di lancio per artisti emergenti o semplicemente una modalità più semplice di mostrare il proprio lavoro: che tu sia un musicista o un pittore.

Se sei bravo e il hai coraggio di metterti in gioco, i social ti premiano mettendoti in contatto con migliaia di persone.

È tutto un mutamento continuo e noi della generazione fine anni 90 ci troviamo ad osservarne i primi cambiamenti;  chi di voi, e non lo neghi, ascoltava i Tokio Hotel, i Linkin Park e il rap old school mentre adesso è devoto alla trap o è migrato verso l’indie?

La risposta non è semplice ma basti notare in una discussione con un amico o tramite i social stessi che tipi di generi si è passati ad ascoltare, senza ovviamente rinnegare i vecchi must del passato.

Il cambiamento che più abbiamo notato e al quale abbiamo assistito con maggiore intensità è il passaggio dal Rap alla Trap con una parentesi non propriamente piccola sull’Indie. Un passaggio che non ha solo cambiato i ritmi, le sonorità e i testi ma anche un nuovo modo di vivere la musica, di vestirsi di interpretare il proprio stile artistico.

La trap per esempio si sviluppa o possiamo correttamente affermare che nasce in America e che in Italia inizia prendere piede con dei personaggi delle volte anche comici che hanno fatto appassionare gli ascoltatori dell’ormai quasi “defunto” rap old school. 

Lo stesso discorso potremmo farlo per quanto riguarda l’Indie che è un “genere” inizialmente non considerato dalle classifiche e dalle “grandi” etichette ma che adesso dopo l’avvento di personaggi come Calcutta, Gazzelle, theGiornalisti, è iniziato ad essere messo al pari del pop e del cantautorato classico italiano.

Questo passaggio ha fatto si che tutte le attenzioni dell’ascoltatore si focalizzassero su questo curioso nuovo mondo che colpiva la musica facendolo esplodere definitivamente, conquistando le vette delle classifiche e oscurando sempre di più chi ancora era rimasto nella vecchia “era”. Anche gli artisti però hanno deciso di cambiare bandiera, se così è giusto dire, passando dal loro rap\pop abituale a questa nuova wave, sperimentando e riuscendoci ma delle volte proponendo la comparsa di personaggi trash che fanno più ridere che altro. 

Questo discorso può essere affrontato anche nel campo della commercializzazione dei brani. 

Molti artisti infatti hanno deciso di dedicarsi ad uno stile più commerciale\hit estiva per rendere i loro pezzi, che magari un tempo potevano sembrare hardcore e contro il sistema, in pezzi facilmente trasmissibili in radio e orecchiabili per l’ascoltatore che è sempre più in cerca di novità. 

La “fine” del rap e l’inizio della trap e la cavalcata trionfale dell’indie; caduta libera della trap tranne gli ormai capostipiti e ripresa del rap e consolidamento dell’indie. 

La musica muta perché fa parte del processo evolutivo della società ma non muore mai e questa è una grande consolazione per tutti noi, per tutti gli amanti di un qualsiasi genere, che siamo sempre lì ad attendere una nuova colonna sonora per le nostre giornate felici o tristi che siano, per noi che aspettiamo il pezzo nuovo del nostro artista preferito nonostante non sia più “quello di una volta”,  per noi che ci commuoviamo appena sentiamo una nota in particolare che rievoca tutti i nostri ricordi che custodiamo stretti.

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Di Nino Calabró

- '98
- Catania
- Studente di Filosofia

Instagram: @rents_
email: antoninocalabro.09@gmail.com

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