È uscito il 30 novembre del 2018 per Maciste Dischi il secondo album di Flavio Pardini in arte Gazzelle: “PUNK” segnando una vera e propria svolta compositiva nella carriera del cantautore romano. Si parla infatti di un album particolarmente fedele alla linea e ai contenuti della scena indie italiana: possiamo notare infatti che l’album già da un primissimo ascolto emana un pregnante odore di sano masochismo sentimentale che è diventato ormai il topic prediletto del panorama indie italiano.
“Preso male che non c’è più nessuno come te”
A differenza del così dichiarato “sexy pop” di “Superbattito” uscito nel lontano 2015
nel nuovo Punk si ritrova poco o nulla di punk, a favore di un indie-pop ormai scontato, con un quasi abbandono del catchy elettronico che fungeva da base al disco precedente ma lasciando viva e vegeta la sua cantilena orecchiabile e la sua leggerezza dolciastra. La solitudine e il disagio esistenziale della nuova generazione sempre pronta ad esporsi e a mettersi in discussione ma mai veramente appagata si fa largo tra le tracce di Punk in un connubio di contasti emotivi celati da un’ironia quasi amara. Il disco presenta una maturità nettamente superiore sia in chiave di tempo poiché sono passati ormai tre anni, sia strumentalmente parlando visti i nuovi arrangiamenti di un livello finalmente superiore a quello del disco di esordio.
La tracklist è composta da 9 oneste canzoni d’amore, né troppo antiche (il linguaggio è quello dell’itpop) né troppo moderne (a livello di suoni si guarda molto alle sonorità degli anni ’60 e ’70) con una certa complessità e bellezza nella stesura dei testi dove si percepisce quella malinconia che Gazzelle vuole lasciar andare.
Per cui il mio consiglio prima di cantare a squarciagola e in solitudine nell’oscurità della propria camera o mentre camminate per le grigie strade della vostra città è di leggere i testi per poterli apprezzare di più nella loro semplice complessità.
Milioni di views e di ascolti sui digital store e le tante date del suo tour nei più importanti palazzetti d’Italia dimostrano l’incredibile successo dell’album in sé ma anche di Gazzelle ormai diventato tra i capostipiti dell’indie italiano.
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