Categorie
Interviste

Hera ci racconta la dipendenza effettiva con il suo nuovo singolo

Il tuo ultimo singolo si chiama “Il Duca Bianco”, chi è per te?

Il Duca Bianco rappresenta la dipendenza, nello specifico la dipendenza affettiva.
Durante la stesura di questo brano ho scelto di omaggiare uno dei miei artisti preferiti: David Bowie. Il cantautore londinese era noto per i suoi soprannomi, tra i quali “The Thin White Duke”. Devo dire che la connessione tra il personaggio, la storia ed il testo è avvenuta in maniera del tutto naturale. Così Bowie è diventato il protagonista del mio racconto, difatti sin dalle prime parole del testo il Duca Bianco “mi tende la mano” ed accompagna in questo percorso di redenzione a metà tra
l’onirico e il mondo reale.

Nonostante la produzione e gli strumenti usati non sono mainstream, la canzone è
molto radiofonica. Che tipo di produzioni prediligi?

Intanto vi ringrazio, mi piace l’idea che arrivi chiaro e definito il carattere delle mie composizioni. Sicuramente prediligo le produzioni che fondono un linguaggio moderno ad uno decisamente più “vintage”, come amo dire io. Il risultato è quello che potete ascoltare nel singolo “Il duca bianco”, ovvero un ambiente sonoro personalizzato attraverso un lavoro di sound design che sposa l’intervento musicale di uno strumento classico come la fisarmonica, a questo proposito ringrazio il contributo prezioso di Gianluca Pica che ha subito accettato la mia proposta.

Come nascono le tue canzoni?

Le mie canzoni sono figlie del desiderio di raccontare storie vissute, questo non implica il fatto che il vissuto debba essere necessariamente il mio; amo parlare di quello che i miei occhi osservano e le mie orecchie ascoltano con attenzione, sono una persona empatica e molto curiosa, è da qui che nascono le mie canzoni ..

Quali argomenti ti piace trattare nei tuoi testi?

Nei testi mi piace parlare di ciò che nel quotidiano mi induce alla riflessione, generalmente penso molto, forse anche troppo, penso, elaboro, elaboro e penso, tanto che delle volte vorrei spegnere il cervello, mettere a tacere i pensieri e poi arriva la notte, tutto tace ed io scrivo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *