Ho ascoltato “Dopo Sscuola”, l’ultimo singolo di Alessio Gaviano, classe 1991.
Questo artista sardo ha scritto un pezzo che parla dell’incertezza sul futuro che provano due ragazzi.
La scuola, la panchina fredda, il futuro… sono temi ricorrenti nelle canzoni rap, un po’ meno in quelle indie.
Gaviano punta sull’universalità delle sue canzoni, nell’immedesimazione dell’ascoltatore per cercare immagini e scene di vita condivise da tutti.
Niente giri di parole quindi, nessun artificio per porsi “al di sopra” del pubblico, ma sullo stesso livello.
E se all’ascolto percepisco malinconia e nostalgia, la persona che l’ha scritta è invece solare.
La musica diventa quindi strumento per mostrare quel lato di se stessi che gli altri non vedono.
Alessio ha uno stile più tendente al pop che al cantautorato, ma anche se è un artista emergente ha tutti gli strumenti per poter “dar voce” a molti ragazzi.
Sembra quasi una canzone che potrei sentire in Skam.
In copertina infatti c’è uno zaino, simbolo indiscusso di quella tappa di vita fondamentale da cui passiamo tutti. E tutti ci siamo ritrovati (o ci ritroveremo) a domandarci la fatidica domanda: e dopo scuola?
